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"The wounded child" ( Live Performance )
 30.03.2014 - Rome


 

Il corpo di una giovane donna e di una bambina ferita. Sono legata dai polsi con una catena, con lo sguardo, senza parlare, invito una donna a slegarmi, inizia una danza sfrenata, nuvole di incenso si espandono nell'ambiente, la musica di Vivaldi avvolge gli animi di un pubblico numeroso. Siamo all'evento "Nella mia ferita sgorga il tuo sangue" creato dalla scrittrice Ilaria Palomba e Marco Fioramanti per la presentazione del saggio di Ilaria "Io sono un'opera d'arte - Viaggio nel mondo della performance art" ( Edizioni dal Sud ), al Bibliocaffe letterario di Roma Ostiense. 

“Nella mia ferita sgorga il tuo sangue” è un evento ideato dall’artista Marco Fioramanti e dalla scrittrice Ilaria Palomba, volto a far convergere diversi approcci artistici sul tema che più di tutti rappresenta il cuore pulsante dell’arte. Ferita è qui inteso nella sua più larga accezione, non presenta un valore prettamente fisico. Ferita è il luogo più profondo del corpo sociale in cui si formano le difese ma anche le fragilità umane. È un concetto fondamentale comune a tutte le arti performative, che si tratti di ferita fisica, lacerazione della carne o ferita dell’anima, messa in scena di un disagio personale o sociale, è un rito di passaggio. Un cammino iniziatico che si struttura mediante un gioco sacro, un mettere in gioco se stessi, il proprio corpo, la propria fragilità. Gli spettacoli dei piccoli corpi rimandano al grande corpo che è la società. L’immedesimazione nel rituale iniziatico delle arti performative conduce lo spettatore a superare se stesso e riconoscersi parte integrante dello spettacolo, a guardarsi dentro e riconsiderare le proprie ferite, il proprio posto nel mondo.
La possibilità di interconnettere tra loro le ferite dell’arte apporta a questo concetto il valore aggiunto della condivisione, “compassione”, nell’accezione latina di “cum-patior”, ovvero sento-insieme. Perciò “Nella mia ferita sgorga il tuo sangue” è in realtà quello spazio dell’arte pura che trasforma il dolore in bellezza e conduce in tal modo a un’estatica liberazione, sublimando i propri vissuti in scritti, dipinti, fotografie, sculture, performance, body-art, musica elettronica. 

Testo di Ilaria Palomba 



 

 

"The wounded child" ( Live Performance ) 30.03.2014 - Rome

Photography  by Melchiorre Carrara

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